Info Rignano 2023 - Masterbeta 2024

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Info 5° Prova Master Beta 2023 Rignano sull'Arno
15 Ottobre 2023
Due giorni di festa per l’edizione 2023 del Beta Day.
 
L’evento che il 14 e 15 Ottobre prossimi presso lo stabilimento della Betamotor vedrà concludersi i Trofei monomarca e permetterà anche agli appassionati di divertirsi.
Sabato 14 verrà organizzata la seconda Motocavalcata BetaRide e nel pomeriggio gli under 21 potranno allenarsi con i campioni del trial Andrea Sofia Rabino, Matteo Grattarola e Loranzo Gandola (Per info in merito al trial 3487626771).
 
Domenica 15, invece, spazio alle gare finali dei Trofei Monomarca Enduro e Trial.
 
Gare che si alterneranno a manches spettacolo alle quali prenderanno parte i piloti Ufficiali.
 
Sarà quindi possibile vedere in azione i campioni Enduro, Trial e Motocross (Steve Holcombe, Brad Freeman, Matteo Grattarola, Alessandro Lupino e tanti altri), che saranno inoltre disponibili per le sessioni di autografi.

Il Beta Day 2023 sarà anche l’occasione per vedere e provare tutti i nuovi modelli della gamma, con interessanti novità:

 
– Enduro RR My2024*
– Trial Evo My2024*
– Minimoto elettriche

 
Come di consueto, infatti, Beta non si dimentica mai dei più piccoli e predisporrà un’area test Minimoto-e dedicata a bambini e ragazzi dai 6 ai 9 anni, dove sarà possibile provare Minicross e Minitrial seguiti da Staff FIM autorizzato.

*È necessario presentarsi alla prova equipaggiati con stivali, casco, abbigliamento tecnico e protezioni proprie ed aver conseguito la patente di guida idonea.

 

 

Come da tradizione i piloti affronteranno alcune prove all'interno dello stabilimento ed altre in un'area esterna, per tre volte, le 8 zone (con partenze da zone differenziate al primo giro), mentre i più piccoli si divertiranno in sezioni loro dedicate.
Come sempre 8 le sezioni in programma con cinque per i Minitrial individuate nell’area antistante lo Stabilimento Betamotor.
 
Una prova che permetterà agli assistenti delle classi MINITRIAL ENTRY , FEMMINILE ENTRY, MINITRIAL C1 , MINITRIAL MONO e MINITRIAL D di seguire a piedi i piloti.
 
Per inviare l’iscrizione è sufficiente collegarsi al portale sigma FMI (link) entro le 23 e 59 di giovedì 12 Ottobre.
 
Successivamente sarà possibile iscriversi in loco pagando una sovrattassa.
 
Qui sotto trovate informazioni e ricettività.

 
Questi gli orari ed il format di gara:

 
OPERAZIONI PRELIMINARI Dalle 08.30 alle ore 11.30

 
PARTENZE dalle ore 9.30 alle 12 per Adulti e MINITRIAL A/B/C 3 giri ed 8 zone per ADULTI e MINITRIAL

 
PARTENZE alle ore 10.00 per MINITRIAL OPEN, FEMMINILE C, MINITRIAL D e MINITRIAL C1 4 giri e 4 zone

 
TERMINE GARA 16.00 + 15 minuti penalizzati. per tutti i piloti indipendentemente dall'ora di partenza

 
PREMIAZIONE 16:30

 
L’evento è aperto al pubblico e non prevede alcun costo d’ingresso.
 
Vi aspettiamo numerosi e ricordiamo che sul posto sarà attivo, per tutto l’arco della manifestazione, un servizio di ristorazione aperto al pubblico, dal sabato mattina alla domenica pomeriggio.
Ulteriori novità inerenti la tappa di Rignano sull'Arno, sempre su www.masterbeta.it


Indicazioni stradali

Come raggiungere Rignano sull'Arno

Visionare la mappa sottostante per valutare il percorso.



Info ed iscrizioni


Alberghi e B&B









Info line 348 76 26 771
Credit Provincia Bergamasca

Cenni Storici e altre informazioni

Il toponimo Rignano trae il nome da un appezzamento agricolo (pagus Herannianus) situato, con buona probabilità, nell'area dove in seguito verrà costruita la Pieve di San Leolino. Il nome di Rignano, infatti, ha seguito nella sua storia lo sviluppo del paese: dapprima legato alla Pieve, passò poi successivamente al Castello e al ponte sull'Arno.

Storia

Le origini e il Medioevo

Un primo impulso al popolamento della zona lo ha sicuramente dato la presenza della Via Cassia Adriana che, nel suo itinerario da Arretium verso Faesulae e Florentia attraversava l'Arno dove oggi è l'attuale ponte sull'Arno. Tuttavia, le prime tracce di un centro abitato non sembrano rintracciabili prima del XII secolo quando, secondo Emanuele Repetti, se ne conosce l'esistenza a seguito di «un privilegio concesso dall'Imperatore Arrigo VI nel 1191 alla badessa e monache del vicino Monastero di Sant'Ellero, e conferma loro fra i molti beni che possedevano anco quelli di Rignano, nei quali possessi più tardi sottentrarono i monaci di Vallombrosa».
Il primo abitato si sviluppò lentamente durante il medioevo lungo la strada menzionata ed aveva come capisaldi, oltre ad un guado o forse più tardi un ponte, alla millenaria Pieve di San Leolino già esistente, anche il castello sul poggio del Castelluccio sopra di essa, dove si trovano ancora i ruderi.
Il castello, appartenuto all'abbazia di Vallombrosa, si deteriorò ben presto tanto da essere annoverato, negli atti del monastero di Coltibuono, come "castello vetero de Rignano" già nel 1170.
Tra il tardo XII e l'inizio del XIII secolo ne furono signori gli Ubertini, legati ai Conti Guidi, mentre dalla metà del XIII secolo il territorio rignanese cominciò ad essere oggetto dell'espansione fiorentina tanto che Il castello fu ricostruito per il controllo fiorentino del territorio e poi passò dagli anni novanta del Duecento sotto la proprietà fiorentina dei Mozzi, che ebbero all'interno del castello anche un loro palatium.
A seguito del fallimento della banca dei Mozzi nel 1308 le loro proprietà rignanesi ed il castello passarono ai Bardi.
Un ramo di questa famiglia fu coinvolto nella congiura di Ognissanti del 1340 contro il governo fiorentino ed i loro possedimenti furono quindi saccheggiati o distrutti, compreso il castello di Rignano che fu poi più ricostruito nel 1371
Tra le "leghe", composte da più "popoli" (parrocchie) e pivieri, con le quali il contado fiorentino organizzò il proprio territorio a partire dalla metà del XIII secolo, nel 1309 viene ricordata la «liga de Rignani sive sancti Cervasi»[10], più piccola di altre confinanti.
Nonostante la costruzione del ponte mediceo di Rignano intorno al 1300, il capoluogo rimase a lungo composto da poche case sparse lungo la direttrice di attraversamento del fiume Arno. L'abitato ebbe operante, già dal 1426, lo spedale dei SS. Filippo e Giacomo per l'assistenza ai viandanti.

Periodo mediceo

In epoca medicea l'abitato è un tranquillo borgo di contado adiacente al ponte, del quale non si hanno, per l'epoca moderna, molte notizie. Durante il XVI secolo il paese, conosciuto come Ponte a Rignano, aveva per tradizione un proprio mercato che fu interrotto solo per qualche anno per gli effetti dell'assedio di Firenze del 1530. Preponderante era l'attività agricola, in particolare la conduzione a mezzadria, di colture promiscue, tra le quali, preponderanti, la vite e l'ulivo.
Il territorio fu prediletto da diverse famiglie nobili fiorentine che nel medioevo vi costruirono case da signore, poi dal Cinquecento in poi, fattorie e ville, fino a tutto il Seicento e il Settecento, così che la grande maggioranza degli abitanti rimase sempre ad abitare nelle case sparse nella campagna, senza che si formasse un vero aggregato urbano.

Periodo lorenese e Ottocento

Il 13 febbraio 1773 il Granduca Pietro Leopoldo abolì la ripartizione in leghe per costituire le comunità.
Nasce così la Comunità di Rignano dalle ceneri della precedente lega: fu formata da 15 popoli che furono distaccati dalla Podesteria di Pontassieve per essere inserita nel Vicariato di San Giovanni.
Nel 1835 fu istituito un mercato settimanale al lunedì e la fiera da svolgersi ogni primo lunedì di maggio.
L'impulso maggiore allo sviluppo arriva subito dopo l'Unità d'Italia con la costruzione della linea ferroviaria Firenze - Roma che ha dotato l'abitato di una propria stazione che, a lungo, ha servito anche il vicino comune di Reggello e le relative adiacenti frazioni di San Clemente e Leccio.
L'inaugurazione della linea, avvenuta nel 1866, contribuì anche allo sviluppo sociale del paese che, tra il 1875 e il 1880, vide la costruzione del Municipio e una serie di iniziative pubbliche e private che portarono a un'espansione urbanistica dell'abitato. Lo scalo ferroviario per tutto il secolo divenne il riferimento per i prodotti agricoli rignanesi e le fattorie ne ebbero notevoli vantaggi.
Intanto, dopo la breve esperienza di inizio Ottocento di una fabbrica di colla, attorno al 1880 iniziano anche le prime attività industriali.
Attorno al 1880 fu impiantata una cartiera e si costruì uno stabilimento per la produzione di cementi e calci idrauliche per sfruttare i giacimenti di calcare delle colline immediatamente adiacenti alla stazione.

Dal 1900 ai giorni nostri

La popolazione del territorio comunale aumentò in maniera considerevole, grazie anche allo sviluppo del cementificio, fino al 1917 quando si toccarono i 6954 abitanti. Urbanisticamente Rignano, che per secoli era rimasto un abitato di limitata estensione, tra i due capi del ponte assieme alla frazione di San Clemente, cambiò fisionomia.
Tra il 1920 e il 1930 si arricchisce delle schiere di case che caratterizzato il centro di Viale Vittorio Veneto e Via Piave, mentre una lunga serie di villini vengono costruito lungo le pendici della collina.
Nel 1922, assieme al raddoppio ferroviario della linea nazionale, viene costruito il lungo viadotto ad arcate che ancora oggi affianca l'Arno. In questi anni sorsero anche alcune opere pubbliche di notevole rilievo tra cui un teatro, un asilo, il campo sportivo ed i macelli pubblici.

Il Municipio di Rignano sull'Arno

La popolazione rimane stabile tra le due guerre per calare sensibilmente dal censimento del 1961 in poi.
Gravissimi furono comunque i danni apportati dalla Seconda guerra mondiale.
Il ponte di Rignano fu distrutto assieme alla stazione ferroviaria e al Palazzo Comunale.
Crollarono anche buona parte delle abitazioni centrali e quelle della vicina San Clemente mentre il cementificio fu bombardato pesantemente. Nel 1944, la moglie e le figlie di Robert Einstein, cugino del celebre fisico Albert, furono uccise, verosimilmente come rappresaglia contro di lui, da un reparto delle SS.
L'opera di ricostruzione permise di riattivare gran parte delle vie di comunicazione già tra il 1946 e il 1947, mentre negli anni successivi venne completata (1954) anche una nuova chiesa cittadina che si affiancò alla Pieve di San Leolino che lentamente cadde in disgrazia.
Il paese lentamente iniziò anche ad espandersi in nuove direttrici, verso la Pieve e verso il Pian dell'Isola.
A partire dalla fine degli anni 1970 lo sviluppo si è accelerato in quanto il capoluogo e le sue frazioni hanno conosciuto una rapida crescita demografica favorita anche dallo spostamento di molti cittadini fiorentini dell'area urbana verso le zone periferiche della Provincia.
Da ricordare, tra i vari avvenimenti legati all'Arno, che il 4 novembre 1966 il fiume sfiorò secondo alcune stime 3.540 m³/s a Rosano[13].


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